

Dopo l’acquisto di Twitter da Elon Musk e i cambiamenti apportati alla piattaforma, migliaia di persone hanno deciso di abbandonare l’applicazione e migrare altrove.
Tra le varie alternative, quella di punta è Mastodon, social nato nel 2016, nei primi anni riceveva circa 80 nuovi utenti all’ora, nelle ultime settimane la cifra è salita fino a 3.568 in un’ora.
Con Mastodon puoi scambiare post, link, aggiungere hashtag, creare discussioni e “toot” (la sua versione dei tweet) fino a 500 caratteri.
Simile a Twitter nell’utilizzo, con l’unica differenza di non avere un’autorità o un’azienda al controllo ma una community formata da amministratori volontari, un vantaggio degno di nota per i sostenitori della libertà di espressione che sono contrari al controllo della piattaforma da una singola persona.
A differenza dei social tradizionali Mastodon non raccoglie i dati degli iscritti, non ha algoritmi segreti né pubblicità e non necessita di un abbonamento.